lunedì 8 luglio 2013

RESTITUSCIONENSINAINCIUSOL

Sul "Restitution day" dei 5 Stelle. 
Questo "restitution" mi è sembrato fin dall'inizio un prestito linguistico poco ispirato. 
Nella lingua del Guglielmo Sgrollalanza il verbo "restituire" si traduce infatti con pay back, give back o al massimo return.
Insomma, "restitution" mi suonava un po' "svalutescion".

Però poi ho pensato, questi sono la rete, gli altri sono tutti morti. Questa è gente che dà a Veronesi del Cancronesi. Questa è gente che il collegamento tra Hiv e Aids è un'invenzione della Ka$Ta. I 5 Stelle sono informati per definizione. Questa è gente che l'America ce la voleva dare a noi. Non possono sbagliare.

Sbaglio sicuramente io, che sono pure un giornali$ta (pubblici$$$$ta!!!).

Così ho riflettuto, ho cercato di capire l'origine di questo "Restitution day": certo, l'idea era di creare un calco spiritoso dell'espressione "Independence Day". Hanno scelto apposta il 4 luglio, hanno ripreso le locandine del film, adeguatamente fotoscioppate. Si vede infatti il raggio sterminatore delle astronavi aliene distruggere l'Empire State Building e dare inizio allo sterminio della razza umana. Un messaggio rassicurante, per chi ha visto il film. 





Si saranno detti - anzi, pardon - si saranno scritti sul forum dei parlamentari: «Ma non è che se scriviamo "Pay back day" la gente non capisce?». Di qui la decisione di impiegare questa scelta lessicale inconsueta. "Restitution day" perché così è chiaro e i giornali$ti ci devono fare le foto con l'assegno gigante.

Alla fine però, l'illuminazione!, scopro che in inglese "restitution" indica l'atto di ripagare qualcosa che si ha danneggiato: è il corrispettivo che si dà dopo aver rotto una finestra con la palla, o simili. La questione ora è: i grillini stanno chiedendo scusa per qualcosa?