venerdì 3 maggio 2013

CLASSIFICA: i film più esilaranti /1

Anarchia e sentimenti. Credo che un gesto molto anarchico sia la risata. Ridere è uno delle più grandi affermazioni della propria individualità. Erompere in una risata è essenzialmente un sommo atto di libertà. In una duplice maniera: la risata libera, in quanto scioglie le tensioni, ripristina un equilibrio, scatena endorfine; ma la risata è anche sovversione, irrisione, rottura dei tabù. La comicità è dunque una forma d’espressione contemporaneamente conservatrice (conferma lo status quo, dà un senso di sopportabilità alle cose per come sono) e rivoluzionaria (smaschera le ipocrisie, distrugge il pensiero lineare ed il conformismo della logica). La comicità introduce un elemento di caos, di novità e mostra come segni, significati e sistemi siano illusori, benché fondati su regole che hanno un loro grado di realtà (proprio perché si possono rompere).
Questo lungo pippone serviva ad introdurre (e a far prendere minimamente sul serio) la classifica dei dieci film-commedia che trovo più divertenti in assoluto. Attenzione, solo alcuni dei film che andrò ad elencare sono film comici ed umoristici che trovo sublimi, persino struggenti nel loro essere opere d’ingegno infinito. Quei film saranno oggetto di un’altra classifica che vi proporrò a stretto giro. Invece, attraverso la classifica che inizia con questo articolo, voglio soprattutto raccontare a tutti voi quali sono i film che mi fanno scompisciare e che non mi stancherò mai (anche se, mai dire mai) di guardare e che perciò consiglio molto volentieri.
Ecco a voi, dunque, le ultime due posizioni nella mia TOP TEN dei film più ESILARANTI di sempre.
10. “American Pie“. In questa scelta è abbastanza rilevante il fattore “nostalgia”. I primi tre capitoli della serie uscirono durante i miei primi anni al liceo. Sono cresciuto con la saga originale di “American Pie” e mi sono riconosciuto per anni in quelle frustrazioni, in quei desideri, in quelle dinamiche e, per quanto portate all’estremo in virtù dei meccanismi comici, li ho trovati pericolosamente aderenti alla realtà di molti adolescenti. Ciò non è bello, lo so. Però è passato. E poi è dannatamente divertente. Tutti abbiamo conosciuto uno “Stifmeister“, tutti ci siamo sentiti dei “Jim Levenstein” almeno una volta, tutti abbiamo tentato timidi e goffi approcci sessuali nei confronti della “Nadia” (la studentessa cecoslovacca) di turno, aspettando la notte magica del “gran ballo della scuola”. E poi in questo film c’è un fattore essenziale che ne rende doveroso l’inserimento tra i dieci film più divertenti. Questo fattore risponde a sole tre parole: “Mamma di Stifler“…
9. “Così è la vita“. È stato molto arduo scegliere solo uno dei film di Aldo, Giovanni e Giacomo. “Tre uomini e una gamba” è senza dubbio più comico, “Chiedimi se sono felice” è più solido, “La leggenda di Al, John e Jack” è girato benissimo. Però “Così è la vita” coniuga al meglio le caratteristiche migliori degli altri film. Le personalità dei personaggi interpretati dai tre attori si intrecciano alla perfezione, come in “Chiedimi se sono felice“; ci sono scene comiche di grande forza e dal sapore cabarettistico, come in “Tre uomini e un gamba” (“Ogni mattina in Africa quando sorge il sole, una gazzella… muore“); ha una velocità e delle atmosfere pulp rare nel cinema italiano, come ne “La leggenda di Al, John e Jack” (“Gli ho spappolato la faccia, gli ho spappolato!“). Per non parlare della colonna sonora dei Negrita, che danno al film l’atmosfera rockettara che merita.
A presto, con altre posizioni!
F.P.
Suggerimento musicale: Vertigo, American Hi-fi (American Pie 2 Soundtrack, 2001).
(Ps, tutta quella colonna sonora “spacca i culi“, quindi “andate scialli“. Gergo anni 2000… )
Lettura consigliata: l’intervista che ho fatto ad Aldo, Giovanni e Giacomo per il numero di dicembre 2012 di “Così e Cosà“.
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Fabio Peterlongo, “giornali$ta”, nasce pochi mesi dopo l’incidente di Černobyl, nell’anno della prima apparizione dei “Simpson” e del mandato di cattura spiccato verso Marcinkus. Questo turbine di eventi lo lascia frastornato e con un immaginario sibaritico (qualunque cosa significhi). Scrive per la rivista “Così e Cosà” (da lui diretta, pensate, ragazze) e conduce un programma radiofonico sull’emittente Radio Genius, dal quale parla di cinema, musica e vita vissuta come se ne sapesse qualcosa.

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